T come Trio

Avete presente quella cosa che molti dicono per chiudere una conversazione in cui stanno facendo la figura dei fessi? Quell’insopportabile: “eh ma se non hai figli non puoi capire”?
Ebbene, nonostante stessimo aspettando con ansia l’illuminazione che ci permettesse di capire le cose del mondo attraverso il superpotere della genitorialità, non è accaduto nulla.
Oggi che siamo dall’altra parte della barricata, infatti, possiamo dirvi che un genitore non capisce nulla di più rispetto a una qualsiasi altra persona dotata di un minimo sindacale di empatia.
C’è un’unica branca del sapere in cui i genitori siano realmente dotati di una marcia in più rispetto agli altri: il montaggio del trio.
Il trio è l’ammennicolo che serve per far dormire, spostare o mettere in macchina il bambino durante i primi mesi della sua vita. Il suo nome e le sue componenti non hanno denominazioni univoche e cambiano a seconda del marchio di fabbrica; ciononostante quelli più diffusi sono seggiolino/ovetto/navicella/stroller/trilogy/ealtrinomiinventatidacopywriterchefannousodistupefacentidicattivaqualità.
Quello che però nessun commesso di negozio per l’infanzia vi dirà mai è che per imparare a sostituire e rimontare i tre elementi principali al telaio con le ruote servono due lauree in ingegneria cui, una volta arrivati al montaggio dei vari accessori, si aggiunge la necessità di almeno 25 anni di esperienza da operaio specializzato.
Inoltre le istruzioni d’uso sono rappresentate da queste comodo tomo medievale composto da 450 pagine in pergamena scritto nell’alfabeto del manoscritto Voynic e ornato con deliziose miniature in foglia oro.
A questo s’aggiunga che tra gli accessori che troverete nella confezione d’acquisto, di dimensioni e materiali similari a quelli della bara di Dracula, spicca per l’inaudita difficoltà di montaggio il kit auto per fissaggio navicella.
L’inventore di tale kit è stato condannato a morte con una serie di accuse false e oggi si trova nel braccio della morte di un carcere texano.
La lobby dei genitori una volta alla settimana lo fa chiamare per essere ucciso tramite iniezione letale e poi, dopo avergli fatto provare il terrore della morte, lo fa rientrare nella sua cella.
Questo avviene a settimane alterne dal 1997 e lui ormai non si spaventa più. Ma siccome la lobby dei genitori è estremamente malvagia si diverte comunque a vederlo diventare un super obeso a causa di una dieta di ultimi pasti a base di lobster tail, mashed potatoes with country gravy, peach pie e dr. Pepper.





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